Quando parliamo di brand marketing<\/strong> facciamo riferimento ad una specifica attivit\u00e0 per mezzo della quale si agisce al fine di rendere una determinata marca ben riconoscibile dal pubblico e, soprattutto, apprezzata rispetto alla pi\u00f9 diretta concorrenza presente nel medesimo settore. Lo scopo del lavoro compiuto da molte agenzie, come ad esempio overstep.it<\/a><\/span>\u00a0,che si occupa di Brand Journalism e Brand Marketing<\/strong>, \u00e8 perci\u00f2 quello di incrementare il valore percepito dal consumatore in riferimento ad un prodotto (o linea di prodotto) e, di conseguenza, aumentare la brand equity<\/em>.<\/p>\n

Chi opera in questo campo deve fare in modo che l’idea di qualit\u00e0 riconducibile ad un certo nome o simbolo sia sempre alta, poich\u00e9 \u00e8 proprio questo fattore che contribuisce ad orientare i possibili clienti verso il prodotto in questione, consolidandone la fedelt\u00e0. Affinch\u00e9 una strategia di brand marketing<\/strong> possa essere considerata di successo e ben implementata, si dovr\u00e0 assistere ad un incremento delle vendite e, soprattutto, ad una consapevolezza del bene qualitativamente superiore alle alternative dei competitor. Detto ci\u00f2, analizziamo in maniera pi\u00f9 approfondita alcuni\u00a0step da seguire.<\/p>\n

Scelta del brand name<\/strong><\/p>\n

Com’\u00e8 ovvio che sia, bisogner\u00e0 innanzitutto decidere quale nome debba essere associato alla marca presa in considerazione. Sar\u00e0 dunque fondamentale che questo risulti facile da pronunciare, da riconoscere, distinguibile rispetto gli altri e, nel caso in cui si trattasse di un nome in lingua straniera, dovr\u00e0 essere di facile traduzione. Oltretutto, \u00e8 importante che quest’ultimo richiami a s\u00e9 l’immagine aziendale, oltre che l’attenzione e la curiosit\u00e0 dei potenziali consumatori. Inoltre, occorrer\u00e0 lavorare in maniera tale che il brand name<\/strong> suggerisca benefici e particolari caratteristiche inerenti al prodotto commercializzato, anche in ottica SEO<\/em>.<\/p>\n

Tipologie di brand<\/strong><\/p>\n

Bisogna distinguere anche il tipo di brand. Possiamo prendere in considerazione il mono brand<\/strong>, vale a dire un solo marchio per ogni prodotto (ideale nel caso in cui ne vengano realizzate poche tipologie). Il family brand<\/strong> chiama in causa una grande quantit\u00e0 di prodotti e, in questo caso, per ognuno di essi pu\u00f2 essere necessario un richiamo a valori e caratteristiche differenti. Ancora, si pu\u00f2 scegliere di dar vita ad un corporate brand<\/strong> oppure ad un furtive brand<\/strong>, a seconda che quest’ultimo sia da considerarsi pi\u00f9 o meno collegato all’immagine ed ai principi aziendali.<\/p>\n

Strategia di marca<\/strong><\/p>\n

Oltre a quanto specificato fino a questo momento, \u00e8 importante determinare anche quale sia la specifica strada di sviluppo da seguire in relazione al prodotto in esame. Si pu\u00f2 infatti scegliere di dar vita ad una line extension<\/strong>, vale a dire sfruttare il successo del marchio per introdurre nuovi beni in una linea preesistente che, quindi, beneficerebbero gi\u00e0 di una certa notoriet\u00e0. Ancora, si pu\u00f2 creare una brand extension<\/strong> e, in quest’ultimo caso, si tratta del lancio di nuovi prodotti in nuove linee, ma sempre sotto lo stesso marchio. In alternativa, si potrebbe sviluppare un percorso di multi brands<\/strong>, il cui scopo sarebbe quello di presentare pi\u00f9 marchi per prodotti di una linea gi\u00e0 esistente, o dar vita a veri e propri new brands<\/strong>, il che si traduce in nuove marche per nuovi prodotti inclusi in altrettante nuove categorie.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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